La World Sustainability Foundation lancia un’importante iniziativa per proteggere uno degli ecosistemi più preziosi del pianeta.
Le praterie di fanerogame marine, veri e propri “polmoni verdi” dei nostri oceani, stanno scomparendo a un ritmo allarmante. Dal XIX secolo, abbiamo perso il 20% della superficie totale di questi preziosi habitat, con il 14% delle specie a rischio di estinzione. Per contrastare questa tendenza, la World Sustainability Foundation ha avviato la campagna “Save the Seagrasses“, un’iniziativa ambiziosa per la salvaguardia di questi ecosistemi vitali che rappresentano uno dei pilastri fondamentali della biodiversità marina.
Un ecosistema unico e insostituibile
Le fanerogame marine sono le uniche piante con fiori capaci di vivere completamente immerse nell’ambiente marino, con 72 specie presenti in tutto il mondo. Queste straordinarie piante si sono evolute dalle loro cugine terrestri per colonizzare le zone marine raggiunte dalla luce solare, sviluppando caratteristiche uniche, inclusa la sorprendente capacità di essere impollinate sott’acqua.
Le praterie marine sono tra gli ecosistemi più produttivi al mondo e svolgono funzioni cruciali per l’ambiente marino. Il loro ruolo nella protezione costiera è fondamentale:
● Riducono l’erosione attraverso il consolidamento dei sedimenti, attenuano l’impatto delle onde sulle coste e stabilizzano i fondali marini.
● Creano habitat essenziali per numerose specie marine, fungendo da nursery per i pesci giovani e fornendo alimentazione primaria per specie protette come lamantini e tartarughe verdi.
● Migliorano la qualità dell’acqua attraverso la filtrazione, l’ossigenazione dell’ambiente marino e il sequestro di carbonio dall’atmosfera.
Minacce e sfide
Le praterie marine si trovano oggi ad affrontare molteplici minacce che ne mettono a rischio la sopravvivenza:
● Lo sviluppo delle zone costiere, la navigazione da diporto e la pesca a strascico sono attività che distruggono le praterie di fanerogame marine o aumentano la torbidità dell’acqua, ostacolando la fotosintesi.
● L’aumento delle temperature, l’innalzamento del livello del mare e l’intensificarsi di eventi meteorologici come uragani e tempeste, causati dal riscaldamento globale, impediscono alle piante di crescere e riprodursi.
● L’inquinamento, in particolare quello derivante dagli scarichi fognari non trattati, causa eutrofizzazione e un aumento di azoto e fosforo nelle acque, portando a una crescita eccessiva di alghe che limitano la fotosintesi.
Impatto socio-economico
La perdita delle praterie marine genera conseguenze che si estendono ben oltre l’ambiente naturale.
● Nel settore della pesca, si osserva una significativa riduzione delle zone di riproduzione per specie commercialmente importanti, con un impatto diretto sulla pesca artigianale e industriale e sulla sicurezza alimentare delle comunità costiere.
● Il turismo subisce ripercussioni attraverso la riduzione delle opportunità di ecoturismo e il deterioramento della qualità delle acque costiere.
● La protezione costiera viene compromessa, aumentando i costi per la difesa delle coste e la vulnerabilità agli eventi meteorologici estremi.
Partnership strategica: il Sea Ranger Service
Nell’ambito della campagna “Save the Seagrasses”, la World Sustainability Foundation sostiene il Sea Ranger Service, un’organizzazione innovativa che opera nei Paesi Bassi. Il loro obiettivo è ambizioso: ripristinare 1 milione di ettari di biodiversità oceanica entro il 2040, formando contemporaneamente 20.000 giovani per una carriera nel settore marittimo.
Attualmente, il progetto è attivo in sei paesi europei (Danimarca, Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito), con progetti di ripristino significativi come:
● Baia di Arcachon (Francia): ripristino di 1.900 ettari di praterie marine in collaborazione con l’Office Français pour la Biodiversité.
● Étang de Berre (Francia): recupero di 1.500 ettari di praterie marine in partnership con GIPREB.
Un impegno per tutti
La campagna “Save the Seagrasses” richiede un impegno collettivo da parte di tutti i settori della società.
●I cittadini possono contribuire informandosi e diffondendo la consapevolezza sull’importanza delle praterie marine, sostenendo le iniziative di conservazione e scegliendo prodotti ittici sostenibili.
● Le istituzioni sono chiamate a implementare normative più stringenti per la protezione degli habitat marini e a migliorare i sistemi di trattamento delle acque reflue.
● Il settore privato può fare la sua parte adottando pratiche sostenibili nelle attività marine e investendo in tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale.
“Le praterie marine sono molto più di un semplice habitat naturale: sono il cuore pulsante dei nostri ecosistemi costieri e svolgono un ruolo cruciale nella lotta al cambiamento climatico“, afferma Paolo Bray, Fondatore e Direttore della World Sustainability Foundation. “Con la campagna Save the Seagrasses, non stiamo solo proteggendo delle piante marine, stiamo salvaguardando il futuro delle nostre coste, delle comunità che vi abitano e di innumerevoli specie marine. Ogni ettaro di prateria che salviamo è un investimento per le generazioni future.“