Grazie al supporto dato alla Fondazione inglese, Friend of the Sea consentirà di portare a termine il progetto per la classificazione della plastica raccolta dalle spiagge dell’arcipelago, tra le principali minacce per la sopravvivenza degli albatross. Si arricchisce la lista di progetti di conservazione che vedono impegnato Friend of the Sea®. Il programma della World Sustainability Organization (WSO), infatti, ha avviato una nuova partnership con la Fondazione inglese Galapagos Conservation Trust (GCT) per unire le forze nella tutela degli albatross delle Isole Galapagos, arcipelago nell’Oceano Pacifico, di fronte alle coste dell’Ecuador. Attraverso il supporto e la donazione che Friend of the Sea® fornirà alla GCT, sarà possibile portare a termine un’attività di classificazione di oggetti di plastica rinvenuti sulle spiagge delle isole Galapagos, e analizzare così le principali minacce per gli albatros oltre che per le altre specie, marine e non, endemiche delle isole. L’albatross è l’uccello più grande delle Galapagos, con un’apertura alare che può raggiungere i due metri e mezzo. Si nutre principalmente di pesci, calamari e altri invertebrati, spesso scavando vicino ai pescherecci. Non è raro vederlo rubare il cibo di altre specie, come ad esempio l’altro uccello marino, la sula. Le minacce maggiori per la sopravvivenza dell’albatross provengono dall’uomo, soprattutto dalle attività di pesca. I pescherecci con palangari stendono centinaia di chilometri di ami con esche che attirano gli uccelli, i quali vengono quindi agganciati e annegano dopo essere stati trascinati a fondo. Sebbene la pesca con palangari sia vietata all’interno della Riserva marina delle Galapagos, una volta che gli uccelli lasciano quest’area non hanno alcuna protezione. Anche l’inquinamento marino da plastica costituisce uno dei principali rischi per la vita degli albatross, come pure l’inquinamento delle acque da petrolio e sostanze chimiche. La caccia, per il consumo umano e per le piume, è aumentata drasticamente negli ultimi anni. La GCT è l’unica organizzazione benefica registrata nel Regno Unito che si concentra esclusivamente sulla conservazione delle isole Galapagos, una delle aree ecologicamente più importanti, ma vulnerabili, del mondo. La Fondazione sostiene programmi di conservazione in tutto l’arcipelago, collaborando con le autorità ecuadoriane, le Organizzazioni non governative, le comunità locali e gli scienziati delle Galapagos e di tutto il mondo. Grazie alle attività di raccolta di fondi e sensibilizzazione, la GCT promuove e realizza progetti in grado di rispondere alle principali minacce che incombono sulle isole, concentrandosi sul ripristino degli habitat naturali, sulla conservazione delle specie a rischio e sulla ricerca di soluzioni sostenibili. GCT gestisce anche la rete regionale Pacific Plastics che studia soluzioni per affrontare l’inquinamento da plastica e ridurre i rischi per la fauna selvatica, compresi gli albatros, in tutto il Pacifico orientale. Fondato nel 2008 da Paolo Bray, Friend of the Sea® è diventato lo standard globale per prodotti, alimentari e non, e servizi che rispettano e tutelano l’oceano e le sue risorse. Da anni Friend of the Sea®, oltre a portare avanti le proprie iniziative per la tutela di specie a rischio di estinzione, seleziona progetti avviati di conservazione per fornire sostegni e finanziamenti. Con la Galapagos Conservation Trust, nello specifico, Friend of the Sea® unirà le forze per permettere la classificazione di circa duemila oggetti di plastica raccolti manualmente o attraverso droni dalle spiagge della Riserva Marina delle Galapagos. Questa attività servirà a determinare da quali fonti proviene la plastica e quali rischi comporta per gli albatross. Grazie alla donazione di Friend of the Sea® un giovane ricercatore potrà lavorare a questo studio e compilare un database che sarà consegnato alla Direzione del Parco Nazionale delle Galapagos. Le informazioni saranno poi incluse in un rapporto che sarà pubblicato nel 2023 e che sintetizzerà i risultati del progetto “Plastic Pollution Free Galapagos” che la GCT porta avanti da cinque anni.