CLASSIFICAZIONE DELLE PRATICHE DI SICUREZZA PER LE BALENE DA PARTE DELLE COMPAGNIE DI CROCIERA E MARITTIME
Le collisioni tra cetacei e navi, note come “ship strike”, sono considerate la principale minaccia per le balene. Al fine di motivare le compagnie di navigazione e di crociera a conformarsi alle normative sul rallentamento esistenti e a introdurre rapidamente sistemi di bordo per ridurre ulteriormente il rischio di collisioni fra cetacei e navi, Friend of the Sea ha condotto uno studio per analizzare e classificare l’impegno delle compagnie di navigazione e di crociera per ridurre questo problema.
I dati sono stati raccolti dai siti web delle aziende, dai rapporti di sostenibilità e dal contatto diretto con i responsabili della sostenibilità, quando disponibili. Le aziende sono state classificate in base al loro livello di coinvolgimento, di rispetto delle aree di rallentamento, iniziative per ridurre l’inquinamento acustico, programmi di osservazione a tempo pieno a bordo e segnalazione appropriata degli incidenti. Sono stati inoltre modificati i punteggi a quelle società per le quali in passato è stata segnalata la presenza di balene.
Nella valutazione sono stati inclusi i primi 20 dei maggiori operatori di compagnie di navigazione e crociere. Tuttavia, la classifica è aperta anche ad altre aziende più piccole, che potrebbero essere interessate a partecipare. Nessuna delle società valutate sembra seguire programmi di rallentamento che coprano tutte le aree globali in cui il rischio di collisione è più elevato. Circa il 50% di queste aziende esprime un certo livello di coinvolgimento, mentre il restante sembra non essere affatto coinvolto in programmi di rallentamento e non proprio preoccupato della questione.
Le aziende interessate ad essere inserite in graduatoria o disposte a fornire aggiornamenti sulle proprie politiche,
possono scrivere a : info@friendofthesea.org”
Il problema
Fino a poco tempo, la più grande minaccia per i cetacei era considerata la cattura diretta da parte dell’industria baleniera o le catture accessorie.
Tuttavia, le collisioni tra cetacei e navi, note come “ship strike”, sono ora considerate la principale minaccia.
Gli equipaggi spesso non sono consapevoli che si è verificata una collisione. La maggior parte delle balene morte affondano sul fondo del mare e solo forse il 10% viene trascinato a riva. È un massacro silenzioso.
Guarda il nostro video su Save the Whales!
CONSEGUENZE AMBIENTALI
L’industria navale sta crescendo in modo esponenziale, raddoppiando ogni 10 anni, con un impatto letale sulle balene. Gli esperti stimano che almeno 20.000 balene vengano uccise colpite da navi mercantili, da crociera e da pesca. I tassi di collisione mortali in aree come il Mar Mediterraneo e lo Sri Lanka sono quasi raddoppiati negli ultimi 40 anni e le popolazioni di balene si sono ridotte di oltre il 50%.
La mortalità indotta dall’uomo causata dalle collisioni con le navi, può essere un impedimento alla crescita e alla sopravvivenza delle balene. Popolazioni di poche centinaia di individui sono a rischio di continui cali anche se si dovesse verificare solo un piccolo numero di collisioni all’anno.
POSSIBILI SOLUZIONI
Sono urgenti soluzioni efficaci nelle aree critiche. Per questo, le azioni di mitigazione devono essere condotte in modo collaborativo. Monitorare e comprendere gli effetti della navigazione sui nostri oceani è essenziale per concentrare gli sforzi sulla mitigazione delle esternalità generate dall’attività e per indirizzare le compagnie di navigazione verso trasporti più sostenibili.
Friend of the Sea, un programma per promuovere prodotti e servizi che rispettano l’habitat marino, ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione e premiare gli operatori marittimi che attuano misure per prevenire le collisioni con le balene.
Friend of the Sea esorta gli armatori e i governi ad attuare misure per prevenire questi incidenti mortali: una combinazione di telecamere termiche, sistemi di segnalazione online, spostamento delle rotte di navigazione. Le compagnie di navigazione, gli operatori navali e le flotte di pesca che attueranno queste misure saranno identificabili dal logo WHALE-SAFE di Friend of the Sea. A loro volta, tutti possono aiutare a proteggere le balene scegliendo operatori certificati Friend of the Sea.
Come puoi aiutare a salvare le balene
Puoi sostenere la campagna Save the Whales firmando la petizione Change.org, che aiuterà Friend of the Sea a convincere GLI OPERATORI MARITTIMI E LE LINEE DA CROCIERA ad apportare un cambiamento a vantaggio sia del settore navale che di conservazione.
Se lavoriamo tutti insieme, possiamo salvare le magnifiche balene dall’estinzione.