Ogni anno, 10 milioni di tonnellate di plastica vengono scaricate nell’oceano, inquinando l’acqua e minacciando la vita marina. Quella stessa plastica inquina anche spiagge incontaminate e riempie le discariche in tutto il mondo. È una crisi globale che dobbiamo affrontare con urgenza. Il 18 settembre si celebra in tutto il mondo il World Cleanup Day, e la World Sustainability Organization desidera unirsi a questo movimento che promuove pratiche sostenibili per mantenere pulito il nostro pianeta.
È una cifra impressionante: almeno un milione di animali marini vengono uccisi ogni anno a causa dell’inquinamento da plastica. Dalle balene ai delfini, dalle tartarughe marine ai pesci, nessuna specie può sfuggire a questa emergenza dei rifiuti provocata dall’uomo. La nostra produzione di rifiuti è aumentata notevolmente negli ultimi decenni, diventando insostenibile per l’intero ecosistema.
Negli ultimi anni, l’immagine di splendidi paesaggi ricoperti da spazzatura ha indotto persone e associazioni in tutto il mondo a organizzare iniziative e azioni di pulizia. Il primo World Cleanup Day si è svolto a settembre 2018 e ha coinvolto 17,6 milioni di persone in 157 paesi. Da allora, il movimento ha continuato a crescere.
Per il World Cleanup Day di quest’anno, la World Sustainability Organization si unisce al movimento incoraggiando le persone ad adottare pratiche sostenibili che contribuiscano a mantenere il nostro pianeta più pulito. Inoltre, l’organizzazione ha creato nuove certificazioni per affrontare questo problema, come gli standard per il turismo e le spiagge sostenibili.
Un mare di rifiuti.
Il mondo produce più di 350 milioni di tonnellate di plastica ogni anno. Circa il 50 percento è di tipo monouso. Anche se la plastica svolge ruoli essenziali e può perfino salvarci la vita, la quantità di rifiuti di plastica prodotti è ormai diventata un problema che comporta gravi conseguenze ambientali.
L’oceano è uno degli ecosistemi più colpiti dall’inquinamento da plastica. La ricerca evidenzia che:
– Più del 30% degli imballaggi in plastica che produciamo ogni anno finisce nell’oceano.
– I fiumi contribuiscono in modo significativo, poiché trasportano l’inquinamento da plastica dall’entroterra alle spiagge e all’oceano.
– Le plastiche vengono erose nel tempo, trasformandosi in piccoli frammenti. Queste microplastiche si trovano sulla maggior parte delle spiagge del mondo.
Se le tendenze attuali continueranno, gli oceani potrebbero contenere più plastica che pesci entro il 2050.
Rendi ogni giorno un World Cleanup Day.
Sebbene l’inquinamento del mare sia stato ampiamente documentato, c’è una crescente preoccupazione per la situazione delle spiagge e delle zone costiere e per l’impatto del turismo non sostenibile.
La World Sustainability Organization ha sviluppato due standard di certificazione specifici per affrontare questo problema: i certificati Friend of the Sea Spiagge Sostenibili e Turismo Sostenibile. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti gli attori interessati per l’attuazione di pratiche sostenibili, sia aziende e operatori, sia turisti e bagnanti.
Le spiagge fanno parte dell’ambiente marino; proteggerle è fondamentale. La certificazione Spiagge Sostenibili mira a ridurre l’impatto del turismo non sostenibile sulla costa e sulla fauna marina. Per ottenere questa certificazione, gli operatori devono rispettare severi requisiti tra cui sensibilizzazione ambientale, appropriato smaltimento dei rifiuti, divieto di plastica monouso, qualità dell’acqua e rispetto dell’ecosistema naturale.
La certificazione Turismo Sostenibile viene assegnata ad attività come snorkeling, immersioni subacquee e tour di osservazione della vita marina. Anche in questo caso, è vietata la presenza di plastica monouso per evitare l’inquinamento dell’oceano.
“Ogni giorno dovrebbe essere il World Cleanup Day. Mantenendo l’oceano e le spiagge liberi dall’inquinamento da rifiuti, stiamo aiutando a preservare l’intero ecosistema. L’intenzione alla base di queste certificazioni è di incoraggiare le persone ad adottare atteggiamenti più sostenibili”, ha affermato Paolo Bray, Fondatore e Direttore della World Sustainability Organization.
Le famose spiagge di Noto in Sicilia sono state le prime ad ottenere la certificazione di Spiaggia Sostenibile. Allo stesso modo, i tour operator in Nuova Zelanda, Egitto, Messico e Maldive hanno ottenuto il logo di Turismo Sostenibile già al momento del suo lancio.
In questo 18 settembre, unisciti a noi nell’impegno di rendere il mondo un luogo più pulito e sostenibile in cui vivere.
Vai al sito di Friend of the Sea per maggiori informazioni sulle certificazioni di Spiagge Sostenibili e Turismo Sostenibile: https://friendofthesea.org/.