Osservare i delfini nel loro habitat, il mare, vederli a distanza di pochi metri compiere salti ed evoluzioni, il tutto impreziosito dai racconti e approfondimenti di una guida biologa marina. È l’esperienza offerta da Blue Way, a Olbia, in Sardegna, che organizza tour per gli avvistamenti dei delfini.
Fondata nel 2014 da Giovanni Maria Pitzianti, Blue Way è un’ impresa che si occupa di escursioni in mare, attività subacquea ricreativa, attività di conservazione e monitoraggi scientifici in ambiente marino costiero, consulenze ed educazione alla sostenibilità. Già parte del progetto “Il Golfo dei Delfini” della Onlus Worldrise, Blue Way ha recentemente aderito anche al programma Sustainable Dolphin Watching di Friend of the Sea®.
Friend of the Sea® è lo standard di certificazione leader per prodotti e servizi che rispettano e proteggono l’ambiente marino e premia le pratiche sostenibili nei settori della pesca e dell’acquacoltura. Attribuendo quindi la certificazione Sustainable Dolphin a Blue Way, Friend of the Sea® ne ha riconosciuto l’impegno a rispettare un codice di condotta a basso impatto durante i fortunatissimi avvistamenti di delfini.
Il Golfo dei Delfini è invece il progetto di dolphin watching della Onlus Worldrise a Golfo Aranci. Worldrise è un’associazione che agisce per la salvaguardia dell’ambiente marino attraverso progetti creativi di conservazione e sensibilizzazione. Dall’avvio dell’iniziativa il Golfo dei Delfini, nel 2014, si stima che a Golfo Aranci siano state sensibilizzate circa 12.000 persone e sempre qui, dal 2019, la Onlus sta portando avanti anche l’attività di ricerca scientifica, per avvalorare l’ipotesi che questa zona sia utilizzata dai tursiopi, unica specie presente nell’area di studio, come nursery per allevare i cuccioli.
Da aprile a ottobre, Blue Way organizza due uscite in gommone al giorno per questi tour speciali che, partendo dalla marina di Olbia, attraversano la parte interna del Golfo di Olbia, fino all’Isola di Figarolo. Qui, si avrà la fortuna di fare conoscenza dei delfini Tursiops truncatus, assidui frequentatori dell’area anche grazie alla presenza di un impianto di itticoltura.
Navigando a bassissima velocità e senza interferire con le attività degli animali, in prossimità dell’Isola ha inizio l’avvistamento. In base al codice di condotta di Friend of the Sea® l’imbarcazione e i suoi ospiti dovranno poi rispettare altre regole, come ad esempio il divieto di emettere suoni nell’acqua per attirare i cetacei, il divieto di dare da mangiare ai delfini o altre specie marine e di utilizzare plastica monouso a bordo.
Blue Way utilizza per le sue escursioni di dolphin watching un gommone di 7,5 metri provvisto di panche, cuscineria e tendalino fisso anche in navigazione, che contribuiscono a garantire ai passeggeri, massimo dieci per uscita, un grande comfort a bordo. Ad arricchire l’esperienza e a renderla per i turisti anche un’occasione di vivere il mare in modo più consapevole e rispettoso, le spiegazioni e i racconti dei biologi marini di Blue Way, preparati e costantemente aggiornati sulle caratteristiche marine e faunistiche della costa.
“Ho aderito molto volentieri al progetto Sustainable Dolphin Watching di Friend of the Sea® e ne condivido pienamente la filosofia. Noi operatori del mare abbiamo una grande fortuna ma anche una grande responsabilità nel trasmettere correttamente ai nostri ospiti messaggi di sostenibilità. Il caso di Golfo Aranci è un esempio di come specie animali particolarmente carismatiche come i tursiopi possano diventare degli incredibili attrattori turistici, a patto che si rispettino delle regole di condotta volte ad interferire il meno possibile con l’ecologia e l’etologia della specie in questione”, ha commentato Giovanni Maria Pitzianti, titolare di Blue Way.