Per tartare, temaki e tempura a Milano, un leone ruggisce al grido di “buono, sostenibile e sano”

foto dimensioni corrette

Il Leon D’Oro appare come uno spaccato della cultura asiatica in pieno centro a Milano.

Caratterizzato da una cura meticolosa dei dettagli, da una contaminazione di sapori e ingredienti italiani e da un’attenzione scrupolosa per la qualità delle materie prime.

E’ proprio questa volontà di offrire alimenti sani e sicuri ha indotto il ristorante a essere annoverato tra le realtà del Sustainable Restaurants, il progetto creato da Friend of the Sea che seleziona e premia i punti di ristorazione che utilizzano uno o più prodotti certificati Friend of the Sea.

Oltre all’impiego di prodotti da origini controllate per la preparazione dei propri piatti, il ristorante ha dato prova di avere a cuore la salute e il futuro del mare, schierandosi a favore di tecniche di pesca a impatto zero, nel rispetto dei lavoratori di tutta la catena di montaggio e contro il sovra-sfruttamento delle risorse ittiche.

Il Leon D’Oro nasce nel 1979 nel cuore di Milano, distinguendosi fin da subito come punto di riferimento per la comunità cinese della metropoli. I proprietari, Stefano e Yulia, appartengono alla seconda generazione di ristoratori del locale e, negli anni, hanno elaborato un menu in grado di mixare tradizione e modernità, con uno stile Asian Crossover di piatti tipici dell’arte culinaria giapponese, malese, vietnamita e del continente asiatico in generale.

Stefano Loy, responsabile del ristorante, ci ha dimostrato grande solidarietà – ha dichiarato Paolo Bray, Direttore e Fondatore di Friend of the Seasostenendo la nostra missione. È motivo di grande orgoglio sapere di avere dalla nostra parte un ristorante che abbraccia i valori della sostenibilità e che sceglie prodotti certificati nella totale salvaguardia degli ecosistemi marini”.

 

 

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