Il perfetto equilibrio tra sushi, cliente e pianeta a Lecco si esprime dalla A alla Z- Shabu

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Se si capita in quel di Lecco e si viene colti da un’irrefrenabile voglia di Sushi, Shabu è il posto giusto dove poter gustare elaborate pietanze della cucina nipponica scaturite dall’accostamento di prodotti a prima vista molto diversi fra loro, la cui combo non soddisfa solo il palato ma crea piatti bilanciati anche dal punto di vista nutrizionale.

Igiene, sanificazione e disinfezione di tutti i locali del ristorante vanno a unirsi a metodi di conservazione del pesce impeccabili e sicuri al 100%. La pulizia delle celle frigorifere avviene acadenza costante, il congelamento dei cibi è mantenuto fino al momento del loro uso e, inoltre, viene delineata una netta distinzione tra i vari ambienti, isolando gli spazi adibiti agli alimenti. Tutto questo perché il cliente deve sentirsi sicuro di ciò di cui si nutre, oltre che appagato sotto qualsiasi punto di vista, dai cinque sensi alla sfera del benessere psico-fisico, senza sottovalutare poi l’aspetto etico-sociale della missione del ristorante.

I cardini della filosofia di Shabu sono, infatti, rappresentati dallo sviluppo e dalla ricerca nel campo della sostenibilità, motivi che lo hanno portato a unirsi alla crescente schiera delle realtà del Sustainable Restaurants. Il progetto creato da Friend of the Sea premia i punti di ristorazione che tengono alla tutela del consumatore, nel particolare, e a quella degli ecosistemi marittimi e terrestri, più in generale.

Il ristorante con formula Open Sushi si sviluppa nel pieno contesto cittadino con un arredamento minimal chic in cui il protagonista assoluto è il piatto, che dev’essere sano, leggero e buono. Un team di chef e sushimen che vanta una grande esperienza a livello internazionale è al timone della cucina, dove si studiano ricette creative ed elaborate in grado di catapultare la clientela direttamente in Giappone, attraverso i profumi, i colori, i gusti e le forme.

“Sono molto orgoglioso di questo connubio fra Shabu – ha commentato Paolo Bray, Fondatore e Direttore di Friend of the Sea, lo standard di certificazione internazionale per i prodotti da pesca e acquacoltura sostenibili – e il nostro progetto, perché anche questo ristorante lecchese ha dato una prova concreta del suo appoggio alla salvaguardia del pianeta e del suo impegno duraturo nella selezione e nel rigido controllo del pescato”.

 

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